UN ARPIONE MOLTO PARTICOLARE

Inviato da LuigiFabbri il Sab, 06/01/2024 - 16:31

Tutto nasce dall'occhio scafato di Franco Martini, che prima non si lascia sfuggire l'occasione di acquisire un fucile ambito da tanti, poi punta  deciso l'arpione di cui è dotato, troppo particolare per passare inosservato, e mi manda alcune foto.

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L'arpione era montato sull'asta di un Mordem Razzomare Corto seconda serie, ma non ci sono evidenze che sia della stessa marca. Potrebbe benissimo essere un pezzo artigianale piuttosto raro, dato che pure alcuni specialisti in fucili d'epoca dicono di non averlo mai visto.
Cos'ha di tanto particolare? Le immagini parlano chiaro, si tratta di un arpione scomponibile in tre pezzi (le misure sono nella foto) da  avvitare sull'asta femmina fino all'impanatura. L'asta è  lunga 21 centimetri e sul terminale posteriore va inserita la cartuccia a polvere nera.

 

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Il lungo tratto infilato nell'asta ha l'evidente funzione di irrobustimento in un punto solitamente delicato. Sul corpo si inserisce l'anello con le cinque alette mobili e sopra questo si avvita finalmente la punta; le alette a riposo restano aderenti al corpo incastrandosi nelle apposite sedi, pronte ad aprirsi quando subiscono una spinta dalla loro parte terminale.  

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Il tratto di ben 4 centimetri da infilare si adatta perfettamente all'asta e questo fa supporre  che anche l'arpione sia della Mordem. Approfondendo le ricerche ecco infatti la conferma. L'ha trovata lo stesso Franco Martini sul Vadecum Rex-Hevea del 1958,  fatalmente pubblicato il mese scorso sul presente sito. La pagina 297 è dedicata agli arpioni, dove il nostro in questione è ben raffigurato e descritto: arpione in acciaio speciale con punta intercambiabile e 5 o 7 alette disposte a raggiera come le stecche di un ombrello. Enigma risolto.

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