RESTAURO DELL'EROGATORE SIEBE GORMAN ESSJEE MK I - by Maurizio Baldinucci

Inviato da Anonimo il Mar, 12/20/2022 - 13:31

Uno degli erogatori a doppio tubo vintage più desiderati, che stavo cercando finora senza successo dal 2012 quando ho iniziato questo mio hobby, è stato il Siebe Gorman EssJee Aqualung MK I realizzato nel Regno Unito, probabilmente il primo vero erogatore Scuba moderno dopo il Cousteau-Gagnan CG-45, primo modello di erogatore immesso sul mercato a partire dal 1946. Dalle poche informazioni che ho trovato disponibili nella letteratura storica sull'attrezzatura subacquea e nei siti web, questo modello è stato prodotto dalla Siebe Gorman, probabilmente tra il 1953 e il 1955, soltanto in poche centinaia di unità. Una storia simile è stata vissuta anche dal suo successore, il Siebe Gorman EssGee Aqualung MK II, che è rimasto in produzione soltanto dal 1955 al 1956.
I due modelli furono presto eclissati dalla nuova stella in arrivo: il Mistral. Nella maggior parte del mondo l'erogatore Mistral è diventato molto rapidamente l'unico vero punto di riferimento per chiunque volesse entrare in questo mercato. Per questo motivo, sia l'MK I che l'MK II sono considerati modelli molto rari dai collezionisti di attrezzatura subacquea vintage ed infatti è molto difficile trovarne uno in offerta nelle diverse aste internazionali.
Per fortuna qualche settimana fa un collezionista tedesco mi ha offerto un esemplare di MK I (numero di serie 421), purtroppo in una condizione molto incompleta (vedi Figura 1 e Figura 2).

Figura 1 Figura 2

Erano presenti solo i due gusci metallici della scatola (vedi foto) senza parti interne (membrana, componenti del primo e del secondo stadio di riduzione della pressione, valvola di scarico a becco d'anatra) e senza tutta la parte esterna (tubi corrugati, boccaglio, raccordi a 90° tra corpo e tubi corrugati). Poiché questo modello è stato in gran parte derivato dal CG-45, ad eccezione di alcuni particolari specifici che sarebbero diventati tipici negli erogatori Siebe Gorman (ovvero i raccordi a 90° per il collegamento dei tubi corrugati al corpo dell’erogatore, le quattro viti di unione dei due gusci al posto delle sette clip impiegate nel CG-45, e tutta la ferramenta minore avente misure imperiali anziché metriche, ecc.), ho deciso di chiedere aiuto ad alcuni collezionisti in Francia che avrebbero potuto avere queste componenti nelle loro scorte di ricambi. Si tratta di collezionisti conosciuti sui diversi gruppi presenti in alcuni social media specializzati nel settore che esistono un po' in tutto il mondo. Molte di queste informazioni sono reperibili nei vari post e forum disponibili in rete e a volte si trovano indicazioni di collezionisti o rivenditori in grado di aiutare chi è alla ricerca di parti di ricambio o soltanto di suggerimenti in merito a recuperi e restauri di vecchie attrezzature subacquee.
In questo caso sono stato abbastanza fortunato e, a parte l’elevato prezzo che ho dovuto pagare per i ricambi necessari (letteralmente il loro prezzo è equivalente a quello del loro peso in oro), sono stato in grado di ottenere alcuni componenti originali del CG-45. In particolare, ho trovato la valvola a becco d'anatra (di questa valvola esistono diverse riproduzioni moderne ma nessuna nella configurazione originale del CG-45, almeno per quanto ne sappia), un campione di membrana rivettato (purtroppo con la parte in gomma completamente carbonizzata), la leva a ferro di cavallo di azionamento del secondo stadio completa delle speciali viti e molle, il boccaglio in metallo a forma di “T” comprensivo della sua controparte in gomma (vedi Figura 3, Figura 4, Figura 5, Figura 6, Figura 7 e Figura 8).

Figura 3 Figura 4
Figura 5 Figura 6
Figura 7 Figura 8

Le parti interne del primo stadio sono state prelevate da un'unità U.S. Divers DA Aqua Master della mia collezione (vedi Figura 9 e Figura 10).

Figura 9 Figura 10

I tubi corrugati in gomma originali utilizzati su questo modello erano protetti da tessuto di un colore kaki. Tubi con caratteristiche molto simili (protezione del tessuto e colore kaki) erano usati sul modello russo AKA Podwodnik AVM-1, erogatore anch'esso presente nella mia collezione (vedi Fig. 11) e pertanto ho prelevato i tubi corrugati da questo esemplare. Invece i raccordi a 90° sono stati prelevati da un erogatore Siebe Gorman Mistral, prodotto negli anni successivi dall’azienda inglese con alcuni degli stessi componenti impiegati nel modello MK I (vedi Figura 12). Ovviamente, ripristinerò questi esemplari “cannibalizzati” non appena troverò le parti sottratte per questo progetto di ricostruzione e restauro. Nel rimontare i tubi kaki sugli innesti metallici a "T" del boccaglio e sui raccordi a 90°, ho cercato di impiegare le stesse tecniche originali mostrate nelle poche immagini e nella rara documentazione disponibile di questo erogatore. In particolare, i tubi corrugati venivano assicurati al corpo del boccaglio e ai raccordi a 90° mediante filo di rame, avvolto intorno alle estremità degli stessi tubi corrugati e poi serrato mediante una semplice pinza (vedere la Figura 13 e la Figura 14).

Figura 11 Figura 12
Figura 13 Figura 14

Per il fissaggio del boccaglio in gomma sull’innesto centrale del terminale a "T" in metallo ho usato filo in tessuto anziché in rame, come osservato in applicazioni simili dell'epoca (vedi Figura 15 e Figura 16). La connessione è stata poi protetta mediante resina epossidica, resina che durante la fase di indurimento contribuisce all'azione di serraggio (vedi Figura 17 e Figura 18). Tutte queste connessioni (rame e fili di tessuto) sono state infine protette da nastro di gomma autovulcanizzante (vedi Figura 19 e Figura 20).

Figura 15 Figura 16
Figura 17 Figura 18
Figura 19 Figura 20

Anche questo sistema era ampiamente utilizzato per tali componenti prima che fossero disponibile migliori e più efficaci sistemi di bloccaggio (es. fascette in metallo o in plastica fornite di viti di serraggio). Le viti da 1/8 di pollice per collegare i due gusci, provenienti da vecchie scorte di ferramenta (le unità di misura imperiali non sono più utilizzate in Europa da diversi decenni), le ho trovate su eBay UK.
Alla fine, sono riuscito a ricostruire completamente questo erogatore molto raro (vedi Figura 21, Figura 22, Figura 23, Figura 24, Figura 25, Figura 26, Figura 27, Figura 28, Figura 29 e Figura 30).

Figura 21 Figura 22
Figura 23 Figura 24
Figura 25 Figura 26
Figura 27 Figura 28
Figura 29 Figura 30

Spero che quanto ho descritto possa aiutare, nell’ambito della comunità dei collezionisti di attrezzature subacquee vintage, chiunque abbia problemi simili durante la ricostruzione di questi rari gioielli appartenenti alla fase pionieristica della nostra amata subacquea sportiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

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