Era il 1983, di cose nuove le aziende ne sfornavano di continuo, valide o meno che fossero. A volte scopiazzavano quanto proposto dalla concorrenza, ma ogni tanto si inventavano qualcosa di originale. Quest'ultimo è senza dubbio il caso della Scubapro col suo accessorio che faceva diventare sonora la riserva, avvisando con un sibilo acuto quando la pressione della bombola scendeva sotto il valore determinato. L'apparecchietto poteva essere assemblato direttamente sulla porta Hp del primo stadio, oppure alla fine della frusta Hp prima del manometro. Chissà se ai suoi tempi avrà avuto qualche successo, ma c'è da dubitarne.
Un'altra novità Scubapro di quello stesso anno era il Dive Timer, un tipo di strumento che in quegli anni era presente sui cataloghi di parecchie aziende, a volte semplicissimo a volte integrato con altre funzioni. Già nel "75 era stato presentato il Bottom Timer, primo strumento della Princeton Electronics, il Timer Sub della Sos nato nel "82 con ricarica a molla tramite un manettino esterno e vari altri. Il Dive Timer è simile a un orologio da polso con il cinturino in velcro, ha al centro la grande S del marchio e si attiva automaticamente alla profondità di 5 piedi (poco più di un metro e mezzo) indicando il tempo totale di immersione, poi azzerabile girando la grande corona. I numeri sono retroilluminati, la profondità massima operativa è di 60 metri, al funzionamento provvede una batteria al litio che dovrebbe durare 8-10 anni.
______________